Arte nella Germania nazista

Arno Breker, *Die partei* (1939), particolare

Svariate fonti hanno dedicato molto spazio all'arte nella Germania nazista (1933 - 1945). Dopo essere diventato dittatore nel 1933, Adolf Hitler sfruttò pesantemente il potere della legge per diffondere in tutta la Germania la sua personale visione artistica.

Nel caso della Germania, il modello doveva essere l'arte classica greca e romana che, secondo Hitler, incarnavano esteriormente un ideale razziale interiore^[1] ed era comprensibile all'uomo medio.^[2] Quest'arte doveva essere romantica ed eroica.^[2] I nazisti disprezzavano la Repubblica di Weimar e la sua cultura e da tale ragione scaturì la scelta dei nazisti di adottare un'estetica conservatrice e propagandistica.^[3]

^ Grosshans 1983, pag. 87
^ ^a ^b (EN) Richard Overy, The Dictators: Hitler's Germany, Stalin's Russia, 2004, pp. 335.
^ Adam 1992, pag. 100

[1] Grosshans 1983, pag. 87

[RO-2] (EN) Richard Overy, The Dictators: Hitler's Germany, Stalin's Russia, 2004, pp. 335.

[Adam92-3] Adam 1992, pag. 100

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